Comunicare in Famiglia
La famiglia è il motore del Mondo e della Storia” 25/10/2013 (Papa Francesco).
Ogni individuo cresce e si sviluppa nell’incontro con gli Altri; la famiglia è l’istituzione fondamentale in ogni società umana, fondata sul matrimonio o la convivenza, con i caratteri della esclusività, della stabilità e della responsabilità. In famiglia si impara ad esprimersi, a comunicare sia in modo verbale che non verbale, a convivere con gli altri, a gestire momenti di conflitto tra le proprie idee e quelle dei propri cari.
Uno strumento concettuale utile per descrivere e comprendere lo sviluppo delle relazioni è quello offerto dalla teoria ecologica di Bronfenbrenner (1976) che concepisce l’ambiente di sviluppo del bambino come una serie di sistemi correlati tra loro e ordinati gerarchicamente.
Il bambino è direttamente in contatto con due di questi livelli, il microsistema (per es. famiglia) e il mesosistema (per es. interazioni tra famiglia e scuola o gruppo dei pari). Invece il bambino non fa esperienza diretta degli altri 2 sistemi, l’esosistema ( es. condizioni di lavoro dei genitori) e il macrosistema (es. scelte politiche, sociali, occupazionali) ma ciò nonostante anche questi due livelli influenzano il suo sviluppo.
Da questo modello possiamo capire quanto sia importante la famiglia e soprattutto il tipo di comunicazione che si instaura tra genitori e figli. Attualmente il tema della comunicazione in famiglia si presenta come un’emergenza educativa e culturale; relazionarsi significa infatti porsi gli uni verso gli altri.
Comunicazione efficace in famiglia
E’ molto importante sapere che non bisogna stare a contatto ventiquattro ore su ventiquattro affinchè si possa creare una comunicazione efficace in famiglia, occorre focalizzarsi principalmente sulla qualità comunicativa. Purtroppo il tempo per mangiare insieme, stare insieme e condividere momenti in famiglia è sempre minore a causa di impegni lavorativi, stress, mancanza di volontà e abitudini sbagliate.
Però tutto questo non deve limitarci e farci arrendere, bisogna creare piccoli spazi come MANGIARE A TAVOLA INSIEME, SEDERSI SUL DIVANO, SALUTARSI QUANDO SI RIENTRA A CASA O SI ESCE O QUANDO SI VA A LETTO per potersi raccontare, confrontarsi, esprimersi affetto.
L’interazione in famiglia
Nelle nostre abitudini a tavola c’è un’ amica insidiosa che ostacola l’interazione in famiglia; si tratta della televisione che con la sua ingombrante presenza legittima i familiari a non dialogare. Quante famiglie chiudono la televisione per dare spazio all’interazione? Quanti bambini non vogliono mangiare a tavola per stare alla televisione o vengono zittiti dai propri genitori mente va in onda il telegiornale?
Tutte queste situazioni dovrebbero farci riflettere su quanti piccoli errori giornalieri commettiamo e come nel tempo possano diventare dei veri e propri rischi per i figli.
Uno studio condotto da Olson e colleghi nel 1997 ha constatato che rapporti di sostegno e comunicazione adeguati tra genitori e figli adolescenti sono correlati alla presenza o assenza di rischi psicosociali in quest’ultimi quali dipendenza da sostanze (droghe), dipendenza alimentare e da gioco e rapporti sessuali precoci.
E’ molto importante che entrambi i genitori passino del tempo di qualità con i loro figli, non basta guardare la televisione accanto a loro ma è fondamentale conversare con loro, ascoltarli, valorizzarli e accettarli in maniera incondizionata.
Uno studio di Zimmermann (1997) ha rilevato che la qualità della relazione e comunicazione col padre nei primi anni di vita ha ripercussioni in adolescenza determinando un coping (modalità di affrontare i problemi) più attivo e uno stile di adattamento più alto.
Ricerche condotte in Italia (Pontecorvo, Amendola, Fasulo, 1994) hanno esaminato i discorsi emersi naturalmente durante le cene in famiglia e hanno rilevato che le discussioni e conversazioni a tavola sono strumenti utili per acquisire competenze relative all’assunzione di punti di vista diversi dal proprio e al ragionamento.
Comunicare deve diventare un vero e proprio esercizio quotidiano dato da una costante attenzione rivolta all’altro; è importante sapere che tutto ciò non è meccanico ma va creato, curato, aiutato.
Consigli utili per i genitori:
MANGIARE A TAVOLA INSIEME
- Almeno un pasto al giorno (colazione, pranzo, cena)
- Creare dei momenti di dialogo e condivisione di emozioni e pensieri
- Evitare i conflitti (essere consapevoli che si può discutere in altri momenti della giornata, sempre in maniera costruttiva e dando spazio all’espressione dell’Altro)
- Non avere fretta nell’alzarsi da tavola finito il pasto
SPEGNERE LA TELEVISIONE DURANTE I PASTI
- Concordare che la televisione possa essere guardata in altri momenti e per un tempo limitato
- Se il figlio o il genitore ha l’abitudine di mangiare guardando la televisione è importante fargli capire che ciò “inquina” la comunicazione e relazione familiare
SENSIBILIZZARE I FIGLI SULL’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE A TAVOLA
- Renderli consapevoli che lo stare insieme a tavola è un momento di riunione oltre che di condivisione del pasto
- Informarli, con un linguaggio adeguato all’età, che comunicare in famiglia e soprattutto a tavola promuove il benessere personale e familiare.
RICORDARE CHE MANGIARE INSIEME A TAVOLA PERMETTE AL GENITORE DI SEGUIRE MEGLIO IL FIGLIO NELL’ALIMENTAZIONE
EVITARE L’UTILIZZO DI CELLULARE E ALTRI STRUMENTI TECNOLOGICI A TAVOLA
- Concordare che questi strumenti possono essere usati in altri momenti.
PENSIAMO INSIEME:
• Solo quando tutti i piatti vuoti vedrai da tavola ti alzerai
• A tavola è bello poter ridere e scherzare ma senza dimenticarsi di aiutare a sparecchiare
• A tavola con mamma e papà starai e la televisione più tardi vedrai
• Il cellulare può aspettare finchè non hai finito di mangiare
• Il computer ti aspetta quindi non avere fretta
• Se a tavola con i tuoi genitori parlerai e scherzerai meglio ti sentirai
Concludendo
Cari bambini e ragazzi, mangiare a tavola insieme con i vostri genitori è un momento speciale perché si può raccontare quello che è successo durante la giornata (avventure con i compagni, insegnamenti delle maestre, emozioni provate).Per riuscire a fare ciò occorre però rimandare il momento davanti alla televisione o al computer perché distraggono e impediscono di comunicare; così anche mamma e papà saranno felici di passare dei bei momenti con voi.